Potevo io, non fare una pagina su questo dolce tipico del periodo pasquale in Sardegna visto che rappresentano una parte delle mie origini ? Certo che no! E allora ecco la ricetta. Il procedimento é un po’ lunghino ma certamente non complicato 🙂
Ingradienti per la pasta
125 gr semola grano duro rimacinata
125 gr farina 00
50 gr strutto morbido
Acqua fredda quanto basta ad amalgamare gli ingradienti
Ingradienti per il ripieno
350 gr ricotta di pecora
2 tuorli d’uovo
100 gr zucchero
Una bustina di zafferano per profumare e colorare il ripieno
Scorza di arancia
Una punta di bicarbonato
Procedimento
Cominciare dalla pasta che si fa impastando tutti gli ingradienti insieme e aggiungendo poca acqua a poco a poco fino a creare una palla che andrà a risposare in frigo per 30 min.
Preparare il ripieno a base di ricotta, tuorlo d’uovo, zafferano, scorza d’ arancia e una punta di bicarbonato.
Una volta la pasta delle pardole pronta ad essere tirata fuori dal frigo, la si stende molto sottilmente e si creano degli stampini di circa 10 cm di diametro. A questo punto si mette un po’ di ripieno in ogni disco di pasta che si avrà creato e lo si chiuderà nei bordi (pinzandolo con le dita) come da immagine.
Infornare a 180 ° per 40 min (controllare che la pasta sia un po’ dorata). Una volta cotte le pardole andranno decorate con le tipiche perline di zucchero chiamate in sardo « tragera »
Chiaramente in cucina non si butta via nulla, per cui con il bianco d’uovo rimasto ho preparato delle meringhette (foto in copertina dell’articolo).